Oltre 100 fra Chief Information Officer (CIO), direttori IT e partner tecnologici si sono riuniti il 15 aprile a Milano per il kickoff della nuova edizione dei Digital360 Awards e del CIOsumm.IT (qui l’outdoor conclusivo del 2024). Un evento inaugurale all’insegna del dialogo e della riflessione, che ha segnato l’inizio di un percorso di confronto e scoperta sull’essenziale nel digitale, in un’epoca dominata dall’intelligenza artificiale.
L’essenzialità nell’era dell’AI: un concetto chiave per i CIO
«“L’essenziale” nel digitale: cosa conta veramente nell’era dell’AI», sarà il tema conduttore di quest’anno, per comprendere cosa è veramente “essenziale” oggi, in un contesto dove l’AI trasforma radicalmente il ruolo del CIO e della direzione IT.
“Cosa resta davvero fondamentale per l’essere umano, considerando le capacità sempre crescenti dell’intelligenza artificiale? Quali sono le sue capacità uniche rispetto a ciò che l’AI può apprendere?”, si chiede Andrea Rangone, Professore Politecnico di Milano, Co-Founder Digital360 e Nextwork360. Non solo una provocazione filosofica, ma un invito concreto ai CIO a riscoprire le proprie capacità distintive, non replicabili dalle macchine: la leadership visionaria, l’intuizione strategica, l’attitudine a costruire relazioni.
Andrea Provini, Global CIO, Bracco Imaging e Presidente Aused, ha approfondito il concetto, definendo l’essenzialità come la capacità di focalizzarsi sulle priorità autentiche. “Essenziale non significa efficienza,” ha spiegato, “ma investire le risorse esistenti nelle iniziative che contano davvero, eliminando il superfluo, senza necessariamente fare di più con meno, ma facendo la cosa giusta con ciò che si ha“. Un invito a non farsi travolgere dall’hype tecnologico, ma a rispondere alla domanda: “A cosa vale veramente la pena dedicare attenzione?”. L’obiettivo è che l’intero ecosistema, inclusi fornitori e le altre funzioni aziendali, si focalizzi su ciò che è realmente essenziale per l’IT, evitando la dispersione di risorse in iniziative di scarso valore aggiunto.
La voce dei CIO: l’essenziale tra visione strategica e realtà operativa
Il dialogo si è arricchito grazie ai sondaggi interattivi rivolti ai partecipanti, che hanno restituito un quadro vivido delle priorità dei CIO. Non solo statistiche, ma vere e proprie istantanee di un ruolo in evoluzione, sospeso tra l’adozione delle nuove tecnologie e il mantenimento dell’equilibrio organizzativo.
L’essenziale nel digitale
Alla domanda su cosa significhi “l’essenziale nel digitale”, le risposte hanno messo in luce 3 orientamenti principali:
- Il bisogno di concentrarsi sulle vere priorità e sulle tecnologie realmente necessarie, facendo chiarezza in un panorama IT sempre più affollato da soluzioni e strumenti.
- Il ruolo del CIO come supporto al top management per far evolvere il modello di business dell’impresa.
- Proporre innovazioni che consentano di ottenere maggiore efficienza e/o maggiore efficacia nei processi
Queste risposte raccontano una doppia anima del CIO moderno: tecnico e stratega, capace di saper distinguere l’innovazione utile da quella accessoria, mantenendo la rotta tra hype e concretezza: un viaggio senza mappa ma con una bussola, dove il senso critico è l’elemento chiave per navigare nel mare dell’AI
L’essenza del CIO: innovatore ed equilibrista
I CIO hanno poi riflettuto su come distillare in una parola l’essenza del proprio ruolo. Sono emerse figure archetipiche come:
- Visionario e Innovatore, che incarnano il CIO capace di anticipare le evoluzioni tecnologiche e di business.
- Equilibrista, che gestisce l’arte del bilanciamento tra conservazione e cambiamento, tra stabilità dei sistemi e spinta all’innovazione
- Con un pizzico di ironia, è apparso anche Capro espiatorio, a sottolineare la complessità di un ruolo spesso in prima linea nei momenti critici.
La voce del Negoziatore, pur percepita come centrale da alcuni partecipanti, non è in cima alla classifica. Un dettaglio che racconta la trasformazione del CIO in una figura di sintesi tra tecnologia, business e relazioni umane.
Le competenze chiave
Ma qual è la competenza “essenziale” per un CIO? È emerso chiaramente che la capacità di gestire gli stakeholder è vista come prioritaria, superando di gran lunga la competenza tecnica. Seguono la comprensione dei processi aziendali e la conoscenza del modello di business. Il che conferma che il CIO di oggi è sempre più un manager trasversale e meno un “tecnico puro”. Questa prospettiva riflette un cambiamento di paradigma: il CIO è oggi un architetto di relazioni e processi, più che un esperto di specifiche tecnologie. È un assunto che fanno proprio anche i partner tecnologici del CIOsumm.IT e dei Digital360 Awards (fra cui Altea UP, Arsenalia, Avvale, Dune, Pure Storage, Salesforce, Wind Tre), che saranno chiamati a rivedere un po’ il proprio ruolo nell’ottica dell’essenzialità. Non si tratta più di una relazione cliente-fornitore, ma di veri e propri partner per la trasformazione digitale.
Cybersecurity: una consapevolezza in crescita
Non è mancata una riflessione sul tema della cybersecurity: la maggioranza dei CIO riconosce la crescente consapevolezza del tema, pur ammettendo che la sicurezza ICT non è ancora pienamente integrata nelle pratiche quotidiane. Esiste insomma un gap fra consapevolezza e azione che va colmato con un dialogo costante fra CIO, CISO e stakeholder aziendali.
L’impatto dell’AI
Infine, i presenti hanno affrontato l’impatto dell’AI sul ruolo del CIO e sulla direzione IT. La maggioranza dei CIO è sicura che l’impatto dell’AI sarà rilevante. Si riconoscono i benefici in termini di aumento della produttività e recupero di tempo per attività a maggior valore aggiunto, come innovazione e sviluppo del business. Alcuni hanno poi segnalato una maggiore internalizzazione di attività prima affidati a fornitori esterni, grazie all’AI.
Un percorso strutturato fino a Lazise: contest e ricerche
Il kickoff dei Digital360 Awards e del CIOsumm.IT non è stato solo un momento di riflessione, ma anche l’avvio di un percorso articolato che si concluderà il 25-27 settembre 2025 a Lazise (VR).
Il contest dei Digital360 Awards
Il cuore del percorso è il contest che premia i migliori progetti di innovazione digitale in diverse categorie:
- Artificial Intelligence e Data Analytics
- Information & Cybersecurity
- ESG & Sustainability Technologies
- CRM/Soluzioni per Marketing e Vendite
- Cloud Computing e soluzioni infrastrutturali
- Altre progettualità tecnologiche (IoT, eSupply Chain, ecc.)
I progetti candidati saranno valutati da una giuria di oltre 230 CIO, che selezioneranno i finalisti per la presentazione all’outdoor finale di Lazise.
Al via il CISO Summit-Cybersecurity360 Awards
Accanto allo “storico” CIOsumm.IT-Digital360 Awards, prende il via il CISO Summit-Cybersecurity360 Awards che nasce con un duplice obiettivo:
- Premiare i migliori progetti di cybersecurity, in cui i CISO saranno chiamati a valutare le iniziative presentate dalle tech company
- Creare una community dedicata ai CISO; una piattaforma dove poter accedere a contenuti a valore ed esclusivi ed in cui scambiarsi conoscenze, esperienze e best practices, contribuendo al rafforzamento delle competenze e delle strategie di sicurezza nelle imprese
Il CIOsumm.IT-Digital360 Awards, e il “neonato” CISO Summit-Cybersecurity360 Awards saranno due percorsi distinti che si sviluppano durante l’anno, e culmineranno nell’evento finale di Lazise in cui le due community di CIO e CISO avranno l’opportunità di confrontarsi su temi di interesse comune.
Le ricerche su CIO e CISO
In questo senso, durante l’anno, verranno condotte due ricerche parallele, una sui CIO e una sui CISO, per approfondire
- Come cambia il loro ruolo con l’avvento dell’AI.
- Quali competenze uniche saranno richieste in futuro.
- Come si articola il processo decisionale di adozione di tecnologie di AI e Cybersecurity.
- Qual è la relazione organizzativa e di governance tra CIO e CISO.
I risultati saranno discussi durante i tavoli di lavoro nell’evento conclusivo a Lazise.
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