LIVORNO – Il gruppo Grimaldi a Livorno con GdM, Gente di Mare Formazione Marittima, per la campagna di sensibilizzazione e reclutamento del personale marittimo, le tre giornate (15-16 aprile) iniziate con l’Open Day, il maxi evento per presentare e promuovere le professioni di bordo agli studenti degli Istituti Superiori del territorio.
Evento svolto presso la sede di GdM e che ha visto protagonisti per il gruppo Grimaldi l“H.R. recruiter crew department Grimaldi Euromed S.p.a, Dario Balestriere e l’amministratore delegato di GdM, Elena Di Tizio, con la partecipazione degli Uffici di Collocamento.
Le due giornate successive, il 16 e 17, i Recruiting days, dedicati ai colloqui con oltre 80 persone, per la selezione di personale di bordo per tutte le sezioni (hotel, macchina e coperta) da inserire negli equipaggi delle navi Grimaldi Lines.
L’iniziativa di Livorno fa parte della campagna che il gruppo armatoriale partenopeo sta svolgendo nei vari porti nazionali, da gennaio ad oggi in Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Veneto, Lazio e Toscana, i “recruiting days” proseguiranno per l’intero 2025 in tutta Italia. Il gruppo è attualmente alla ricerca di nuovi candidati per un ampio ventaglio di posizioni, in questi quattro mesi sono stati circa 980 i candidati che hanno sostenuto i colloqui con il recruiting team del gruppo armatoriale, di questi oltre 125 hanno già intrapreso il loro primo imbarco sulle navi Grimaldi Lines.
Corriere marittimo ha incontrato l’H.R. recruiter crew department, Dario Balestriere, durante i recruiting days per approfondire il tema.
Il gruppo Grimaldi è nuovamente a Livorno per promuovere il lavoro marittimo, come sta andando?
«Come gruppo Grimaldi crediamo in Livorno e in GdM, abbiamo iniziato il percorso un po’ di tempo fa. Questa tre giorni è strutturata così il primo giorno è dedicato ai centri per l’impiego di tutta la regione Toscana, lo stesso lo facciamo in tutte le regioni d’Italia. Durante l’Open Day di ieri sono stati presenti 120-140 ragazzi degli Istituti del territorio, abbiamo spiegato le nostre opportunità lavorative, quindi abbiamo promosso le professioni del mare. Inoltre abbiamo rispiegato e ribadite le opportunità che Grimaldi oggi può offrire loro.
Oggi e domani ci dedichiamo alla sezione dei colloqui che facciamo ormai mensilmente con GdM che è il nostro punto di riferimento sul territorio».
.Quali sono le professioni di bordo che ricercate?
«Sono tante, sono in ambito hotel, in ambito sezione macchina e sezione coperta. Da un paio di anni, noi nello specifico come gruppo, mettiamo a disposizione i fondi per il pagamento di tutti quelli che sono le spese iniziali del personale. Spese di immatricolazione, ma soprattutto quelle sono le spese dei corsi. Questo lo abbiamo detto anche ieri agli studenti».
Ci parla dei corsi per i nuovi ingressi?
«La compagnia una volta acquisito il nominativo del candidato, a seguito di un colloquio, si occupa di pagare tutta la spesa dei corsi iniziali, l’importo può andare dai mille fino ai due mila euro. Investimento importante che fa la compagnia, grazie a fondi ministeriali. Si tratta del primo step da dover fare per arrivare a bordo e lo paga la compagnia, sono corsi di primo soccorso, salvataggio, antincendio, antincendio avanzato, security. Corsi iniziali del costo di 1000-2000 euro».
Si tratta del Fondo per la formazione dei marittimi, istituito dal Decreto lavoro (Decreto-legge 48/2023) un contributo finanziario destinato alle imprese armatoriali per sostenere la formazione iniziale del personale che lavora sulle navi. Questo fondo mira a migliorare la sicurezza del trasporto marittimo, con particolare attenzione alle figure professionali di coperta, macchina, cucina e camera. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha assegnato i contributi previsti per il primo anno la dotazione è stata di 1 milione di euro, che è salita a 2 milioni per ogni annualita: 2024 -2025 – 2026.
Riguardo ai fondi?
«Lo scorso anno abbiamo assunto più di 198 marittimi pagando la formazione, quest’anno siamo già attorno ai 125 marittimi sempre pagando la formazione. Sono fondi che la compagnia anticipa e poi recupera dal Ministero».
Il numero delle persone che vengono a fare i recruiting è aumentato?
«In questi ultimi anni c’è stato un cambiamento, fortunatamente il numero delle persone che vengono a fare i recruiting è aumentato perché il messaggio che stiamo portando avanti sta entrando negli Istituti, inoltre lavoriamo con i Centri per l’impiego, con gli Enti privati, con i Centri di formazione».
Quali sono le città toscane con maggiore vocazione marittima?
«Sicuramente Livorno che è la più forte per la sua predisposizione, ma anche Pisa, Piombino e qualcosa su Portoferraio».
Le regioni con maggiore vocazione marittima?
«Sicuramente la Campania e la Sicilia, ma crediamo che la Toscana abbia il potenziale per parificare queste regioni con maggiore vocazione marittima. Inoltre la Puglia, la Sardegna e la Calabria hanno un potenziale di crescita, il Veneto nell’ambito dell’hotellerie».
Quali sono le aspettative dei giovani che vengono ai vostri colloqui e quali sono le vostre aspettative?
«Oggi i ragazzi hanno un senso del sacrificio diverso, molti ci chiedono di tornare a casa il weekend, ma questo con il lavoro di bordo non è compatibile. Proponiamo contratti di navigazione: tre mesi a bordo e un mese e mezzo a casa, tre mesi a bordo e un mese e mezzo a casa e tre mesi a bordo e un mese e mezzo a casa.
Non è sempre facile attendere alle aspettative dei giovani, ma la compagnia è molto attenta al Welfare aziendale. Gli investimenti oggi sono sulla connettività, a bordo c’è il WiFi per fare sentire i ragazzi più vicini alla terra, perché staccare un ragazzo dalla connettività non è possibile».
Internet a bordo, una conquista che avete fatto negli ultimi anni?
«È stato proprio l’amministratore delegato, Emanuele Grimaldi, che ha spinto molto sulla tematica della connettività di bordo. Per noi è una grande leva per attrarre giovani, avere una connettività performante di bordo ci dà uno strumento per cui è più facile per i giovani venire a bordo a lavorare con noi”.
Quali le professioni di cui il mondo marittimo ha più bisogno?
«Le professioni tecniche: idraulici, falegnami, carpentieri, professioni che oggi sono un po’ dimenticate. Anche le professioni alberghiere e dell’hospitality in genere. La difficoltà è trovare persone professionalizzate in questi settori che, anche a terra, stanno avendo una grave mancanza di personale».
Il vostro rapporto con GdM?
«A Livorno con GdM ci vediamoi tutti i mesi, siamo già arrivati a quasi 60 marittimi formati».
Per avere le qualifiche tecniche cosa è necessario?
«Sono necessari i diplomi tecnici specifici, noi siamo soggetti alla Capitaneria di Porto che deve autorizzare la qualifica. Non è corretto pensare che il mondo marittimo è solo nautico, anzi ci sono tantissimi lavori come quegli alberghieri che possono essere svolti a bordo come a terra. Così come i settori meccanico, ristorativo, bar e housekeeping, accomodation in genere, una grandissima serie di professioni complementari al servizio di bordo e che non vengono dal nautico. Il lavoro di bordo è anche tanto altro.
Sicuramente è anche tanto lavoro nautico: tutta la parte: ufficiali, comandanti, direttore di macchina, ufficiali di macchina che vengono dal Nautico».
Marittimi e nazionalità a bordo delle vostre navi
«Le nostre navi bagnano i mari di tutto il mondo, per tutto l’anno abbiamo il 100% di marittimi italiani, l’armatore investe affinché tutto il nostro personale sia italiano, il suo obiettivo è avere a bordo tutto personale italiano. Abbiamo chiesto un fondo importante per formare i marittimi, abbiamo un ufficio che lavora solo al recrutamento del personale e alla promozione delle figure lavorative di bordo».
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