Agenda urbana 14-20, Campana: «Regione Calabria in ritardo di almeno cinque anni. E il centrodestra continua a mentire»
Il coordinatore regionale di Avs ricostruisce tutto l’«imbarazzante» iter ancora non concluso nonostante «il comune di Corigliano-Rossano abbia scritto i bandi sostituendosi alle mancanze della Regione. La Straface e Vari’ chiedano ai loro dirigenti del Dipartimento Programmazione e del Dipartimento Sviluppo Economico»
CORIGLIANO-ROSSANO – «Non sappiamo ancora se l’assessore Rosario Varì e la consigliera Pasqualina Straface mentano sapendo di mentire o realmente sono disinformati. Sul tema dei bandi regionali per il sostegno all’artigianato, il commercio e il turismo, quindi su progetti quali l’albergo diffuso, il centro commerciale naturale e il progetto Le Vie dell’Artigianato non sanno davvero cosa dicono». È quanto afferma il coordinatore regionale di Europa Verde-Verdi/Avs, Giuseppe Campana.
«E allora, per rimettere tutte le cose al loro posto e per evitare una modaiola disinformazione tipica del centrodestra proviamo a spiegare ai due fedelissimi di Occhiuto cosa realmente accade tra gli anfratti della cittadella, che evidentemente né gestiscono né controllano se continuano a raccontare fatti mai accaduti».
«Quei fondi, è bene dirlo subito, rientrano nel Programma Agenda Urbana 2014-2020, originariamente POR CALABRIA 2014/2020 e vede tra i beneficiari anche la città di Corigliano Rossano. Il Programma è di tipo negoziale, ovvero stabilisce le risorse da destinare a ciascuna città calabrese, sostanzialmente in funzione della popolazione, e prevede, per la parte che era originariamente sul FESR, due tipologie di azioni: opere pubbliche e aiuti alle imprese. Le opere pubbliche – spiega Campana – vedono i Comuni quali soggetti attuatori. Gli aiuti sono invece a esclusiva titolarità regionale: la Regione, analizzati i fabbisogni delle città, attua direttamente gli interventi tramite Bandi regionali».
«A seguito dell’approvazione del POR CALABRIA 2014/2020, nel 2017 – rammenta il coordinatore regionale di Avs – la Regione ha chiesto alle otto città beneficiarie di presentare le proprie strategie di sviluppo urbano. Di conseguenza, le città hanno elaborato ognuna il proprio documento strategico di sviluppo urbano sostenibile e lo hanno presentato alla Regione.
Il 6 giugno 2018, con deliberazione del Commissario Prefettizio, si approva il “Documento strategico di sviluppo urbano sostenibile della città di Corigliano-Rossano”. L’8 settembre 2018 si sigla il Protocollo d’intesa per il coordinamento dell’azione integrata tra la Regione Calabria e la Città di Corigliano-Rossano per l’attuazione della strategia di sviluppo urbano sostenibile. Nel settembre 2019 la Regione chiede alle città beneficiarie di dettagliare la strategia individuando gli interventi e compilando specifiche schede-progetto. Le schede sono state trasmesse, da parte delle otto città alla regione, a partire da gennaio 2020. Ne segue la fase di valutazione da parte della Regione, che richiede numerose integrazioni e modifiche, in modo da poterle rendere le schede progettuali coerenti con i criteri di selezione del POR Calabria. Questa intensa fase si chiude a inizio luglio 2020. Infatti, il 15 luglio 2020, con Delibera di Giunta n.131, il Comune di Corigliano-Rossano, approva in via definitiva, le schede degli interventi e i documenti allegati che compongono la strategia urbana e sviluppo sostenibile del Comune di Corigliano-Rossano».
«In data 11 agosto 2021 la Regione Calabria, con Delibera di giunta regionale n.350 dello stesso giorno – ricostruisce ancora Giuseppe Campana – approva le strategie urbane delle città appartenenti al gruppo delle cosiddette cinque città di “dimensioni inferiori” (Crotone, Vibo Valentia, Lamezia Terme, Corigliano-Rossano, Gioia Tauro-San Ferdinando-Rosarno), approvando il nuovo piano finanziario e lo schema di Accordo di Programma. Il 7 settembre 2021 viene sottoscritto l’Accordo di Programma per l’attuazione della strategia urbana dell’area urbana di dimensione inferiore tra la regione Calabria e la città di Corigliano-Rossano (rep.9777). A seguito di questa stipula, la Regione avrebbe dovuto nell’immediatezza inviare al Comune le Convenzioni sulle opere pubbliche per la firma; redigere e pubblicare i Bandi per l’erogazione degli aiuti alle imprese. Per mesi, invece, la Regione non si attiva.
Il Comune di Corigliano-Rossano, a mezzo di lettera del Sindaco al Presidente della Regione e di comunicazioni da parte degli uffici, chiede l’immediato avvio dei procedimenti. La Regione, intanto, consapevole dell’enorme ritardo che essa stessa sta generando, non più compatibile con i tempi del POR Calabria 2014/2020 (che doveva chiudersi entro marzo 2023), decide di spostare Agenda Urbana, per tutta la parte che riguarda i cinque poli di dimensione inferiore, tra cui Corigliano-Rossano su un programma nazionale finanziato dal Fondo Sviluppo e Coesione. Solo a luglio 2022 viene proposta al Comune la firma della prima convenzione sulle opere pubbliche. Le altre seguono a rilento. L’ultima, riguardante il Centro Servizi per le Attività Economiche e Produttive dei Centri Storici di Corigliano-Rossano (Palazzo De Russis), avviene solo a giugno 2024».
«Sugli aiuti alle imprese, invece, è buio assoluto: la Regione non pubblica nessun bando né fornisce alcuna comunicazione al Comune. Ed è solo a seguito di numerosi solleciti al Dipartimento Programmazione della Regione da parte del Comune – spiega ancora il portavoce regionale dei Verdi/avs – che si arriva finalmente alla convocazione di un incontro tecnico l’8 febbraio 2023, si badi bene, in cui al Comune di Corigliano-Rossano viene chiesto di correre in soccorso della Regione per definire le modalità di attuazione degli interventi riguardanti gli aiuti alle imprese (il Comune, nella Strategia Urbana, aveva proposta di concentrare le risorse due idee progettuali denominate “Le vie dell’artigianato” e “Centri commerciali naturali”, da concentrare sui centri storici della città).
La Regione si impegna, così, a predisporre i bandi, condividendoli con il Comune ionico. Nel frattempo, chiede all’ente governato da Flavio Stasi di fornire ulteriori informazioni e dati di dettaglio sulla situazione socioeconomica comunale e su altri aspetti rilevanti. Richiesta a cui il Comune ottempera tempestivamente, chiedendo, tra l’altro, il 13 aprile 2023 un altro incontro (nota prot. N.45712), per eventuali altri aspetti da approfondire. L’incontro si tiene nelle settimane successive, precisamente il 3 maggio, nel corso del quale il Dipartimento Programmazione della Regione chiede un vero e proprio Quadro Esigenziale, che il Comune, sempre in uno spirito collaborativo e di supporto alla Regione (si tratta di attività di analisi che la Regione avrebbe dovuto fare essa stessa direttamente), trasmette puntualmente il 23 giugno 2023 con prot. N° 0074764».
«Ne segue un silenzio tombale: la Regione non pubblica alcun bando – precisa Campana – né dà alcuna comunicazione in merito, nonostante numerose e ulteriori sollecitazioni da parte degli uffici comunali. A un certo punto, a marzo 2023, il Dipartimento Programmazione regionale esce di scena. Entra in campo il Dipartimento Sviluppo Economico che chiede al Comune di ritrasmettere i dati e il Quadro Esigenziale già precedentemente trasmesso al Dipartimento Programmazione. Cosa che il Comune puntualmente invia (nuovamente) il 21/03/2024. Non solo. Constatata la perdurante e ormai pluriennale inerzia della Regione, il Comune prende l’iniziativa, comunicata al Dipartimento Sviluppo Economico, di redigere il bando di competenza regionale, pur di sbloccare una situazione in totale stallo per esclusiva responsabilità della Regione che, si ribadisce, è titolare degli interventi inerenti gli aiuti alle imprese. Pertanto, il 12 settembre 2024 viene trasmessa, da parte del Comune, la bozza del bando sugli incentivi alle imprese nei centri storici. La Regione, tuttavia, continua a non pubblicare il bando».
«A questo punto, il Comune chiede un altro incontro a livello tecnico-amministrativo, l’ennesimo, che avviene il 27 gennaio 2025 con un nuovo dirigente regionale, nell’ambito del Dipartimento Sviluppo Economico, il quale, da poco, ha sostituito nella funzione il funzionario precedente. Nel corso dell’incontro il dirigente chiede un ulteriore aiuto al Comune di Corigliano-Rossano per giungere a una versione definitiva del bando. Inoltre, la Regione chiede al Comune di passare da un bando multi misura a tre bandi monomisura. Il Comune acconsente, sempre nello spirito di massima collaborazione, pur sottolineando che si tratta di interventi a esclusiva titolarità della Regione, la quale avrebbe dovuto espletare direttamente tutte le fasi (analisi di contesto, predisposizione del bando, pubblicazione, selezione dei beneficiari, erogazione degli aiuti e gestione dell’attuazione).
In questo consenso, è bene sempre precisare a Varì e alla Straface, che il Comune sta solo cercando di agevolare la Regione nei suoi compiti, offrendo volontariamente ogni supporto, fino alla redazione vera e propria dei bandi. E così il 31 marzo 2025, gli uffici comunali inviano un’ulteriore versione del bando, spacchettati in tre, come richiesto. Tutto il resto è ancora da scrivere. Siamo nel 2025, e come sostiene il sindaco Stasi “ancora non è nemmeno iniziato il percorso per la nuova Agenda Urbana 21/27, col rischio che le città perderanno una intera programmazione. Anche sui fondi europei a annunci andiamo forte, ma si sta riuscendo a fare peggio di prima, e non era facile”. Consigliere Straface, assessore Varì, come si può dar torto a Flavio Stasi?»
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link